Lo scenario che mai avrebbero voluto vedere i creatori del Bitcoin si sta purtroppo avverando. Il Bitcoin e le altre criptovalute rischiano di essere sempre più regolamentate, e quindi sempre più controllate dagli enti di regolamentazione governativi. Questa è sicuramente una grande minaccia, che potrebbe portare il valore del Bitcoin, che comunque in questi giorni sembra non risentirne assolutamente.
E’ un bene o un male che il bitcoin venga regolamentato? Non lo sappiamo. Da una parte possiamo dire che all’ombra del bitcoin sono proliferate truffe di ogni tipo e quindi la regolamentazione non può che essere un fattore estremamente positivo.
Dall’altra, però, dobbiamo dire che esiste già oggi un modo per investire in bitcoin senza nessun tipo di rischio o di problema, ed è costituito dalle piattaforme criptovalute che offrono i CFD per fare trading di criptovalute.
Il bello di queste piattaforme è che funzionano grazie ai CFD che sono un prodotto regolamentato e quindi offrono tutta la sicurezza necessaria a coloro che vogliono investire senza rischi e senza truffe.
Inoltre, operare con i CFD risulta di solito estremamente più facile rispetto a operare direttamente con i bitcoin o altre criptovalute. Ecco perché i meno esperti dovrebbero sempre cominciare con piattaforme CFD…
Lo sforzo corale per portare il mondo delle criptovalute sotto una regolamentazione generale si è finalmente concluso. Adesso gli entusiasti della tecnologia devono semplicemente convincere i legislatori a mettere in pratica questa nuova pratica.
Fondata nel 1982, la Uniform Law Commission (ULC) è un’associazione non-profit costituita da 350 membri. Tutti sono avvocati, ed il loro obiettivo è quello di elaborare una legislazione che chiarisca le aree in cui la legge statale sta creando instabilità.
Dati i regimi di regolamentazione alquanto onerosi che sono stati dovuti attivare a causa delle criptovalute, non è un caso che la ULC si sia interessata negli ultimi anni in questo settore. Da quando il gruppo ha iniziato a lavorare a ciò nel 2014, ci sono stati diversi tentativi da parte degli stati di regolare questo tipo di tecnologia.
Persino il lavoro dell’ULC si è adesso concluso, alcuni osservatori dell’industria sono adesso ottimisti che questa narrativa possa trovare un’inversione.
Stephen Middlebrook, un avvocato di Womble Carlyle che lavora per l’American Bar Association ha affermato che:
“Sono consapevole che i legislatori in diversi Stati sono interessati nella legislazione in questo settore, e sono in attesa dell’Uniform Act. Penso perciò che ci sia molta richiesta sotto questo punto di vista.”
L’impatto delle criptovalute nei confronti dell’economia inizia ad avere una certa importanza. Le criptovalute stanno assumendo sempre più una grande importanza nei confronti dei metodi di pagamento utilizzati nel paese.
Data la natura in continuo cambiamento delle criptovalute e delle relative tecnologie, leggi come la ben conosciuta “BitLicense” sono diventate molto presto “datate”. Tuttavia, da quando la legge è stata creata nel 2014, sono nati movimenti separati: le blockchain private e le Initial Coin Offerings, tutt’ora non completamente regolate sotto il punto di vista dello stato.
La questione attuale è capire se per la regolamentazione verranno utilizzati schemi che sono stati strutturati per altre cosa che non possono essere adottati a sufficienza con le criptovalute, oppure uno schema di regolamentazione che dovrà essere strutturato specificatamente per business che operano in questa nicchia.